COME APRIRE UN BAR
Sempre più persone (inesperte) si convincono velocemente che per aprire un Bar basta presentare una serie di documenti, fare i lavori e tirare su la serranda.
Ora voglio che tu ascolti attentamente quello che ti dirò perché ti spiegherò ogni singolo passo che devi fare a livello burocratico per aprire un Bar.
Ma non mi fermerò a questo, ti farò anche vedere perché tutto questo è necessario ma assolutamente non sufficiente per aprire un Bar in profitto.
Per la legge ti occorrono due tipi di requisiti per aprire un bar:
- Requisiti Personali
- Documentazione richiesta sul locale
Il possesso dei requisiti professionali è richiesto al solo legale rappresentante o ad altra persona specificatamente preposta alla gestione commerciale.
Probabilmente questa persona sei tu e quindi, per richiedere con successo la licenza, devi avere più di 18 anni e devi possedere UNO (non tutti) dei seguenti requisiti:
- Avere un titolo di studio valido per la somministrazione di alimenti e bevande, come ad esempio il diploma dell’istituto alberghiero.
- Avere esercitato in proprio, per almeno due anni nell’ultimo quinquennio, l’attività di vendita all’ingrosso o al dettaglio di prodotti alimentari
- Avere lavorato come dipendente per almeno due anni negli ultimi cinque, presso imprese nel settore alimentare, in qualità di:
dipendente qualificato addetto alla vendita o alla preparazione o all’amministrazione oppure in qualità di socio lavoratore di cooperativa.
(se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado dell’imprenditore, in qualità di coadiutore familiare, comprovata dall’iscrizione all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale INPS.)
- Aver frequentato un Corso SAB (ex-REC)
Se non avete nessuno dei requisiti precedenti, lo Stato vi obbliga a partecipare (a vostre spese ovviamente) ad un corso che, prima del 2011, prendeva il nome di REC.
Dal 2011 il REC NON esiste più perché è stato sostituito dai corsi SAB (corsi somministrazione alimenti e bevande).
I corsi SAB sono tenuti da vari enti (tra cui anche la camera di commercio) e sono in realtà una TASSA nascosta.
Le uniche basi che ti vengono date in questi corsi sono basi legislative, merceologiche e sanitarie.
Dimenticati di ricevere informazioni imprenditoriali su come portare il tuo bar in profitto e distruggere la concorrenza. Allo stato questo non interessa.
- Essere stato iscritto al registro esercenti in commercio (REC)
Se prima del 2011, sei riuscito ad iscriverti al REC e non hai richiesto la cancellazione dal registro o perso i requisiti richiesti all’epoca dal REC, allora sei ancora qualificato per richiedere la licenza.
NOTA BENE: Tutti i documenti che attestano i tuoi requisiti devono essere tenuti all’interno del locale, nel caso di eventuali controlli dei vigili.
Fondamentale poi, è l’HACCP: è un attestato per accertare la conoscenza adeguata delle norme igenico-sanitarie per la gestione di un locale con somministrazione di alimenti e bevande che puoi facilmente conseguire seguendo corsi di poche ore che normalmente hanno un costo di 50€.
Ricordati che l’HACCP è un attestato OBBLIGATORIO.
Se possiedi i requisiti personali puoi iniziare a occuparti di quelli relativi al locale.
Ecco cosa devi fare e i documenti che devi presentare:
– scegliere la forma giuridica dell’azienda, che può essere una società di persone o di capitali;
– richiedere la p. IVA e contemporaneamente scegliere il regime contabile;
– aprire una posizione assicurativa e INPS;
– stipulare di un contratto di locazione o di acquisto dell’immobile dove vuoi avviare il tuo Bar;
– inviare al Comune la comunicazione riguardante il modello “COM 1″ o “COM 2″ (che si possono trovare sul sito internet http://www.minindustria.it/) a seconda delle dimensioni delle strutture e del numero di abitanti del Comune;
– iscrivere la tua società al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività;
– ottenere il Certificato Prevenzione Incendi dai Vigili del Fuoco;
– ottenere il nulla osta da parte dell’ASL. In alcune regioni è obbligatorio anche il libretto sanitario, sia per il datore di lavoro che per i lavoratori.
In Italia, in particolare, esistono diversi tipi di esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande:
– tipo “A”: esercizi di ristorazione, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, tavole calde, birrerie ed esercizi similari;
– tipo “B”: esercizi per la somministrazione di bevande quali bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi simili;
– tipo “C”: esercizi analoghi ai tipi “A” e “B”, dove la somministrazione di alimenti e di bevande avviene congiuntamente ad attività di intrattenimento e svago (es. sale da gioco, sale da ballo, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari);
– tipo “D”: esercizi analoghi ai “B”, con la differenza che qui è esclusa la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.
Questo è tutto quello che devi fare e ti assicuro che richiede tanto tempo ed energie.
Lo so che sei carico come una molla perché senti che stai realizzando il sogno della tua vita: avere un’attività tutta tua.
Ma, fidati di me, se usi le tue energie per fare queste cose non ne avrai abbastanza per occuparti degli aspetti realmente importanti per te.
Il mio consiglio? Paga qualcuno, per esempio un geometra, che si occupi di tutti questi aspetti e usa il tuo tempo e le tue energie per concentrati sulle vere attività imprenditoriale che ti porteranno profitto.
Il tuo lavoro, come imprenditore, è uno e uno soltanto e devi dedicare tutto te stesso solamente a questo.
Il tuo lavoro consiste, solo ed esclusivamente, nel portare clienti nel tuo Bar.
Se non sai come fare acquisizione clienti, a cosa ti serve la licenza?
O, per essere ancora più esplicito, a cosa ti serve il Bar?
Se hai aperto il Bar ma non sei capace di far venire le persone a spendere i loro soldi da te, il tuo Bar diventerà rapidamente una macchina mangia soldi.
E, indovina un po’, in questa macchina i soldi li metterai sempre e solo tu, fino al giorno in cui i tuoi risparmi si saranno letteralmente prosciugati, sarai indebitato fino al collo e nessuno sarà più pronto a darti altri soldi.
Arrivato a questo punto, la macchina si rompe e fa il botto.
Sono contento di dover essere io a dirtelo: il botto non lo fa solo la macchina, lo fai anche tu.
Sono contento perché, oltre a dirti questo, ti dico anche come fai a evitare di saltare con le gambe in aria.
Quello che ti dico è fondamentale per te ma non basta che mi ascolti.
Se vuoi aprire un Bar e portarlo in profitto devi impegnarti: i soldi “subito e facile” non esistono.
Se invece vuoi aprire un Bar e fallire entro il primo anno puoi tranquillamente credere che i soldi “subito e facile” esistono e seguire chi ti dice che per farli non ci vuole niente.
Se vuoi lavorare con me devi sapere che pretendo che lavori seriamente.