MARKETING DA STRADA VS MARKETING UNIVERSITARIO

Non è la prima volta che mi trovo a parlare con un laureato in economia e marketing che ha avuto la malaugurata idea di smettere di lavorare per qualche multinazionale e mettersi in proprio.

E la storia è sempre la stessa:

Si sono messi un po’ di soldi da parte facendo pseudo-marketing accademico per aziende piene di soldi dove, a suon di milioni investiti, le cazzate dette all’università sembrano proprio funzionare.

Con questi soldi e convinti di essere i nuovi Steve Jobs, si licenziano per aprire la propria catena di locali in franchising.

Poi piangono con le ossa rotte quando scoprono che non riescono a far funzionare neanche il primo punto che provano ad aprire e finiscono in un angolino buio a sbattere la testa cercando di capire cosa non ha funzionato.

Beh, quello che non ha funzionato bello mio è che, a scrivere libri, sono capaci tutti.

È fare veramente qualcosa che richiede realmente una comprensione e delle vere capacità.

E queste vere capacità le possono acquisire tutti.

Ma non le puoi acquisire leggendo un libro scritto da chi non ha mai avviato e portato in profitto un’attività, che esattamente quello che fanno i professori: hanno studiato un libro e poi te lo vengono a raccontare e, per sentito dire, non puoi imparare a fare.

Questo sì che è un fatto.

Sapere e saper fare sono due cose totalmente differenti.

Ma perché ti sto dicendo tutto questo?

Forse perché mi sono dimenticato che stiamo parlando di aprire un Bar?

No, tranquillo, non mi sono assolutamente dimenticato.

Ti sto dicendo tutto questo perché, quando apri un Bar, sicuramente provi a fare qualche campagna pubblicitaria per cercare di far funzionare la tua attività: dal volantinaggio alla pubblicità su facebook.

E quando ti trovi in questa situazione hai solo 2 opzioni davanti a te:

1. Chiedi a tuo cugino che smanetta con Photoshop di farti un volantino e cominci a usare da solo facebook perché hai sentito dire che, al giorno d’oggi, se non stai sui social non sei nessuno

2. Ti rivolgi a una agenzia di pseudo-marketing e pubblicità che ti spilla soldi promettendoti di riempire il tuo locale dalla mattina alla sera

La prima opzione si commenta da sola e non ci perdo tempo: è chiaro che se veramente fare un volantino o stare su facebook è fondamentale, beh allora è bene affidarsi a chi sa cosa fare veramente.

Quello su cui voglio soffermarmi realmente con te, ora, è la seconda opzione.

Pensaci un momento, i laureati in pseudo-marketing sono tanti e non tutti riescono a trovarsi un bel posticino caldo in grembo a una multinazionale.

Quindi si ritrovano ad aprire una piccola agenzia o a lavorare per qualche agenzia pubblicitaria già esistente.

E qui casca l’asino: se avessero reali competenze e capacità perché dovrebbero chiederti pochi soldi a te per fare un lavoro che ti porta, a detta loro, una fracca di soldi?

Perché non sfruttano le loro grandi capacità per fare loro stessi i soldi con la pala?

È chiaro che qualcosa non torna.

Bene, ti svelo dove sta il trucco e perché c’è ancora tanta gente pronta a svenarsi per aumentare la pubblicità e le promozioni collegate pur di avere 4 gatti nel proprio Bar.

Lo pseudo-marketing da laureati è per quelle persone che hanno un po’ di creatività e zero capacità.

Perché è perfetto per i cosiddetti creativi? Perché non è misurabile.

Quando quello che ti viene venduto è semplicemente uno slogan pubblicitario pensato ad minchiam da mettere a caso su volantini, cartelloni, internet o quant’altro e niente viene tracciato, tu non puoi mai sapere se i soldi che stai spendendo ti stanno portando clienti e profitto oppure no.

E in questo modo gli pseudo-laureati in marketing possono sempre dirti che loro ti stanno facendo una pubblicità perfetta ma evidentemente c’è la crisi o sono poche le persone che possono apprezzare il tuo prodotto estremamente di qualità.

E così, tra una lusinga e l’altra, ti vendono altra pubblicità dicendoti che per riuscire a fare i soldi devi spendere ancora di più in pubblicità: lo sanno tutti, la pubblicità è l’anima del commercio.

Solo che presto, quando la pubblicità inutile che ti hanno fatto fare sui cartelloni, in radio e su internet non ha funzionato e tu stai fallendo, scopri un nuova verità, proprio in quel momento torni in agenzia e gli dici: voi mi avete detto che la pubblicità è l’anima del commercio e io, ora, vi dico una cosa ancora più chiara che ho capito, che la pubblicità è l’anima de li mortacci vostra…

…e finisce così che ti ritrovi senza soldi e con una denuncia per percosse ma, almeno, alla fine, un po’ di soddisfazioni te le sei tolte.

Ora che ho messo un po’ al loro posto questi markettari da strapazzo, è il momento di fare due chiacchiere a quattrocchi.

Solo noi due, come vecchi amici.

Perché ti ho raccontato tutto questo? Perché voglio che eviti come la peste queste persone e inizi a prendere in mano la tua vita.

Sei un imprenditore e devi imparare a essere realmente indipendente, devi iniziare a prendere il controllo.

Non puoi continuare a ragionare con una mentalità da dipendente, dove tutto ti accade:

  • Prima apro il Bar
  • Poi quando vedo che non viene nessuno, comincio a fare pubblicità sperando che qualcuno entri

Non funziona così.

E l’unico risultato certo è il fallimento.

Quello che devi fare è esattamente l’opposto:

  • Prima fai un reale piano di “Marketing da Strada”
  • Poi apri il Bar che genera profitto

Un reale piano di “Marketing da Strada” è l’unica strategia che ti può portare profitto.

Il “Marketing da strada” è il VERO Marketing ed è solo questo Marketing che viene utilizzato nel mio Sistema Scientifico BAR Theory.

Il “Marketing da Strada” è il vero Marketing perché è scientifico: si basa solo ed esclusivamente su dati reali, presi in anni e anni di lavoro sul campo, sulla strada, e non su teorie inventate da qualche professorone che ha passato la vita chiuso in una stanza a leggere i libri degli altri.

Finché stanno in cattedra sembra sempre che abbiano la verità in mano ma quando poi scendono in strada e provano a tirare su un’azienda finiscono sempre con quella mano davanti, l’altra dietro e un cappello sul marciapiede per sperare di fare almeno pietà a qualche passante e racimolare degli spicci per arrivare a fine giornata.

Lo so che è una storia che conosci bene, la vedi tutti i giorni.

I professoroni sono gli stessi che, in questi anni, stanno portando a picco tutto il Paese o, se vuoi, tutto il Mondo.

Ci hanno riempito per anni la testa con le loro teorie dicendoci: il prossimo anno tutto andrà bene!

E sono passati già 10 anni.

Una domanda me la farei al posto loro: ma vuoi vedere che alle volte queste teorie non valgono niente e sono solo una marea di cazzate?

Sarebbe già un grande passo avanti.

Invece no! Continuano a credere di avere la verità in mano e continuano a insegnare teorie strampalate che non portano mai i risultati voluti.

E poi, quando i laureati in pseudo-economia e marketing escono con i loro 110 e lode dall’università si ritrovano a gestire Paesi, multinazionali o, semplicemente, agenzie pubblicitarie.

Ma c’è una cosa che li accomuna tutti: in ogni campo in cui portano le loro teorie fanno casino e distruggono tutto.

E così, dopo che ti hanno distrutto il Paese in cui vivi, la città in cui vivi, se ti apri un Bar e ti rivolgi a un’agenzia di pseudo-marketing e pubblicità, non ci metteranno molto a distruggerti anche questo.

Quello che ti serve è un Sistema Scientifico che ti permette di fare scelte precise sapendo esattamente quale risultato otterrai in ogni momento.

Il mio Sistema Scientifico BAR BIZ è costruito e si sorregge saldamente su 3 colonne ben solide che devi costruire assolutamente anche tu se vuoi avere il controllo costante sui risultati che vuoi ottenere:

1. Un Brand (che non è quello che pensi, un Brand non è il logo dell’azienda e i markettari da quattro soldi che ti rifilano queste idiozie farebbero meglio ad andare a zappare la terra).

Un Brand è l’identità della tua azienda, il “CHI SEI”, che definisce chiaramente chi sei, cosa fai e quale beneficio hanno le persone a scegliere il tuo Bar e non quello della concorrenza.

2. Una strategia per costruire Pubbliche Relazioni che facciano conoscere a tutti i tuoi clienti potenziali il tuo Brand.

Se non riesci a essere costantemente la novità del momento, se non riesci a stare sulla bocca di tutti (o se, viceversa, nessuno parla di te), non riuscirai mai a generare profitto.

Le persone vogliono vivere esperienze vincenti, che le fanno sentire “fighe” anche solo perché comprano un prodotto, e tu devi diventare questa esperienza per loro.

3. Un piano di Direct Marketing ben strutturato che ti permetta di attirare i clienti come una calamita e farli tornare in continuazione a spendere i loro soldi da te.

Il Direct Marketing ha il potere di una bomba atomica tanto che il marketing universitario, a confronto, sembra un fiammifero spento.

Ed è così potente perché è il “Marketing da Strada” e, quando nasci dalla strada, sai che se non sei tu ad avere il controllo della situazione, sei finito.

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Con il Direct Marketing sei sempre tu ad avere il controllo: sei tu che decidi quanti clienti vuoi avere, quanto vuoi farli spendere e quante volte in un mese vuoi che tornino.

Il cartellone, il volantino, il passaggio in radio o la pubblicità su facebook in cui, disperato, preghi le persone di venire a farti le elemosina, sbragando i prezzi e facendo promozioni sotto costo che ti portano inevitabilmente al fallimento, sono solo un pallido ricordo: il ricordo del caro, defunto marketing universitario che oggi serve solo a far ingrassare gli ultimi professoroni e a far portare a casa qualche altro stipendiuccio alle agenzie pubblicitarie che si buttano come vampiri sul malcapitato di turno.

Il Marketing da Strada è l’unico che funziona, sia che stai lanciando una catena di locali (buon per te ma solo se segui quello che ti sto dicendo altrimenti è un vero bagno di sangue e i vampiri non mancheranno di certo) sia che stai iniziando il tuo percorso imprenditoriale con un singolo Bar, magari sperduto in un paesino di montagna.

Quindi non devi fare neanche un piccolo passo finché non hai ben chiaro qual è il Brand che stai creando, quale problema risolve alle persone e, soprattutto, dove trovi queste persone per farle diventare tuoi clienti.

Nei prossimi giorni inizierò a spiegarti ogni singolo aspetto che devi conoscere per creare un Brand di successo in modo scientifico.

 

Ti scrivo presto e, mi raccomando, nel frattempo, non fare scelte ad minchiam!

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